- 1 L’affidabilità del marchio
- 2 I materiali cambiano
- 3 Sistema a flusso verticale e orizzontale
- 4 Tempi e temperature
- 5 Tecnologie diverse
- 6 In sostanza, quanto costa un essiccatore per gli alimenti?
- 7 Guida alla scelta corretta
Se siete alla ricerca di un essiccatore per gli alimenti, vi sarete sicuramente resi conti che i prezzi medi di mercato, di questi macchinari, sono molto variabili, infatti, è possibile trovare disidratatori uguali per capacità di carico e funzionamento a costi parecchio diversi. Soprattutto per chi è alle prime esperienze nell’acquisto di un essiccatore per gli alimenti, questa disparità nei prezzi può creare grossi dubbi su quale sia la scelta giusta da fare. Cerchiamo allora di capire insieme perché questi prodotti hanno costi così diversi, in maniera da potervi guidare nella scelta corretta dell’essiccatore che fa per voi.
L’affidabilità del marchio
Uno dei primi fattori che incide sicuramente sul costo medio di un essiccatore è la casa produttrice: ci sono aziende che sono specializzate da anni nella produzione di essiccatori per alimenti, sia per uso domestico sia industriale, alcune addirittura producono solo questa tipologia di apparecchi. Queste ditte hanno sviluppato nel tempo uno know how affidabile e sicuro, a garanzia dei propri clienti.
Ovvio che queste realtà aziendali offrono un prodotto con notevoli prestazioni, dove la qualità dei materiali, l’affidabilità dei processi e la variabilità dei programmi di essiccazione sono tutti a livelli molto alti.
I costi medi di questi disidratatori sono sicuramente tra i più elevati, ma la sicurezza di un marchio affidabile vi garantirà sempre un acquisto soddisfacente, facendovi spendere bene i vostri soldi. C’è anche da dire, però, che proprio queste aziende sono quelle che offrono un’ampia gamma di prodotti, con prezzi diversi, accessibili un po’ a tutti.
I materiali cambiano
Un altro elemento che incide sui prezzi medi di mercato di un disidratatore è il materiale di cui è fatto. Ci sono macchinari fabbricati interamente con materiali plastici che, naturalmente, costano di meno, altri invece fatti in acciaio INOX e/o vetro, che hanno un valore di mercato più alto. Per ogni categoria, poi, i costi variano ulteriormente, ad esempio, nell’ambito degli essiccatori fabbricati con materie plastiche, potreste trovare differenze di prezzo anche sostanziali. Da questo punto di vista fate attenzione, perché gli essiccatori più economici potrebbero essere fatti con plastiche di scarsa qualità, non sicure per la nostra salute e poco durature.
In linea generale, la qualità dei materiali si riflette sulla durata di un essiccatore, per fare un esempio semplice, quelli che hanno i cestelli di acciaio costano di più rispetto a quelli con i cassetti di plastica, ma sono molto più solidi, duraturi e resistenti a vari tipi di lavaggio.
Sistema a flusso verticale e orizzontale
Il sistema di erogazione dell’aria calda per la disidratazione degli alimenti incide anch’esso sul prezzo di acquisto di un essiccatore: i modelli con flusso orizzontale costano di più rispetto a quelli con flusso verticale. Nella scelta di una tipologia rispetto a un’altra, tenete sempre conto di quali sono le vostre reali esigenze.
Gli essiccatori a flusso orizzontale operano una disidratazione più veloce e uniforme, inoltre, permettono di trattare alimenti diversi tra di loro perché gli aromi non si mescolano durante il processo.
Pertanto, se dovete essiccare una sola tipologia di alimento alla volta e lo fate per pochi periodi dell’anno, un essiccatore a flusso verticale può fare tranquillamente al caso vostro. Se, invece, avete bisogno di essiccare grosse quantità di alimenti per volta, o prodotti diversi tra loro, il maggiore costo di acquisto di un essiccatore a flusso orizzontale vi ripagherà in termini di ottimizzazione dei tempi e di spazio a vostra disposizione.
Tempi e temperature
Nella scelta di un essiccatore per gli alimenti, è molto importante poter decidere di volta in volta quale temperatura di disidratazione applicare. Molti apparecchi sono dotati di comodi programmi di essiccazione, variabili in base al prodotto da trattare. Per quelli, invece, che non hanno tale tecnologia, è basilare poter almeno variare la temperatura di essiccazione.
Gli apparecchi più economici, purtroppo, funzionano con temperature fisse che, tra l’altro, non sempre coincidono con quelle indicate, con il rischio di maltrattare e perdere, dal punto di vista qualitativo, gli alimenti più delicati. Inoltre, per lo stesso alimento, in base al suo stadio di maturazione e all’umidità dell’aria, potrebbero essere necessarie temperature diverse di pochi gradi ogni volta.
Altrettanto importante è la presenza di un timer, che nei modelli più economici spesso manca, che permette lo spegnimento automatico della macchina, in modo da programmare l’intero processo anche quando non siamo in casa.
Tecnologie diverse
Alcuni essiccatori hanno dei costi più elevasti rispetto ad altri per le particolari tecnologie che offrono. Infatti, ci sono modelli che hanno in dotazione diversi programmi automatici di essiccazione, tra cui quello di mantenimento, molto comodo se non siete a casa durante il processo di disidratazione. In questi modelli, seguendo il manuale d’istruzione, basterà impostare il programma più idoneo alla tipologia di alimento che si vuole disidratare. Alcuni essiccatori, poi, hanno la particolarità di poter controllare l’umidità interna alla camera di essiccazione, con la possibilità di eliminare più velocemente quella in eccesso, in maniera da accelerare i processi di disidratazione a vantaggio della qualità finale dei prodotti trattati.
La presenza di un dispaly touch, di sistemi di sanificazione integrati, del controllo a distanza del processo tramite pc o smartphone e, ancora, di un sistema di disidratazione a infrarossi, fanno lievitare ulteriormente i costi di acquisto di un essiccatore.
In sostanza, quanto costa un essiccatore per gli alimenti?
Finora abbiamo visto cosa può incidere sul prezzo medio di mercato di un essiccatore, ma adesso vediamo nel dettaglio quali sono i costi di questi apparecchi. Un disidratatore può essere venduto da poche decine fino a qualche centinaio di euro.
Quei modelli acquistabili con 30-40 euro sono, in genere, fatti con materie plastiche molto leggere, mancano di un timer e, spesso, funzionano male perché riscaldano poco l’aria. Dalle recensioni clienti, questi apparecchi più economici, risultano difettati o non più utilizzabili dopo pochi cicli di essiccazione.
Salendo di prezzo, troverete modelli con tecnologie di funzionamento più efficienti, con una serie di programmi automatici, fatti di materiali più solidi, con capienze maggiori e accessori in dotazione. Alcuni modelli possono arrivare a costare anche oltre 500 euro, si tratta di essiccatori definiti professionali ma che possono essere utilizzati anche tra le mura domestiche.
Guida alla scelta corretta
Come abbiamo appena visto, gli essiccatori per gli alimenti hanno costi che variano in funzione di tutta una serie di fattori che incidono sicuramente sulla qualità del prodotto finale e sulla durata e funzionalità dell’apparecchio stesso. Le regole da seguire se volete fare un acquisto sicuro sono poche e semplici. Il nostro consiglio è di diffidare dei prodotti molto economici, perché potrebbero funzionare male o per poco tempo, costringendovi a fare un nuovo acquisto. Se possibile, è sempre bene spendere qualcosina in più orientandosi verso un marchio conosciuto, che darà sicuramente garanzie di funzionalità, qualità, solidità e durata dell’apparecchio.